venerdì 18 febbraio 2011

In aumento i reati dei ragazzi!

Il numero dei procedimenti penali aperti nell' ultimo anno cresce del 10%. Ma quel che piu' preoccupa e' il connotato violento del tipo dei reati. Nel rapporto annuale inviato alla procura generale sullo stato della giustizia minorile i procedimenti penali aperti nell' ultimo anno sono 4.970. I dati che hanno suscitato particolare preoccupazione riguardano reati che hanno come connotato, appunto, la violenza: gli omicidi sono passati da 2 a 4, le estorsioni da 8 a 14 (c' e' addirittura un minorenne accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione), le lesioni personali addirittura da 266 a 353. Questo, e' il frutto del clima in cui vivono i minori, circondati da adulti che hanno esclusivamente interessi materiali, che usano i minori sia sul piano sessuale che sul piano criminale. C' e' un facile mito che va smascherato con coraggio: molti adulti non amano i bambini, non li rispettano. Per questo, di conseguenza, il minore, appena puo' , risponde colpo su colpo". Questo accade ancor prima che il minore sia imputabile, cioe' prima dei 14 anni. . Ragazzini di buona famiglia, sempre sotto i 14 anni, sono stati sorpresi a compiere imprese di ogni genere. Si ricorda, ad esempio, una serie di incidenti stradali che si ripetevano in provincia, in uno stesso punto, con grave rischio per l' incolumita' degli automobilisti di passaggio. Dalle indagini si e' scoperto che la colpa era di un gruppo di ragazzini dai 10 ai 12 anni che gettavano sull' asfalto, su una strada in curva, delle lattine d' olio, e poi si nascondevano dietro i cespugli che fiancheggiavano la strada per godersi lo spettacolo delle auto che sbandavano e che finivano in un fosso. E' il disinteresse degli adulti a occuparsi dei figli e a dar loro delle regole di vita. Il problema dei cosiddetti infraquattordicenni diventa particolarmente drammatico nei territori a rischio. "Manteniamo il massimo allarme . dice il procuratore dei minorenni . per la progressiva infiltrazione anche nel nostro territorio della criminalita' organizzata degli adulti che costituisce un grave e obiettivo contagio per il minore che si trova in condizioni di disagio sociale. Putroppo il degrado socioeconomico, soprattutto il degrado morale, di alcune periferie metropolitane costituiscono sempre piu' motivo di grande preoccupazione per il possibile raccordo tra criminalita' organizzata e crimine minorile. Bisogna evitare che i ragazzini emarginati crescano e formino una propria identita' esclusivamente riferita a modelli criminali. In troppe aree non ci sono luoghi di aggregazione sociale, e l' alternativa spesso sono le bande: la banda che consente ai ragazzini di commettere reati di gruppo, come stupri e rapine ai supermercati, imprese sempre basate sulla intimidazione e violenza. Come arginare questa linea di tendenza?  Occorre lanciare una nuova campagna ecologica: come si salvaguardia il verde per conservarci un ambiente accettabile, cosi' bisogna salvaguardare i bambini: sono loro il nostro futuro, su di loro dobbiamo investire il meglio delle nostre risorse.

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