venerdì 25 marzo 2011

Changeling

Changeling è un film del 2008 diretto da Clint Eastwood, scritto da J.. Michael Straczynski e interpretato da Angelina Jolie e John Malkovich.
Il film si basa su degli eventi realmente accaduti a Los Angeles nel 1928, quando a una donna cui è scomparso il figlio viene portato dalla polizia un altro bambino, e ogni sua dichiarazione al riguardo viene data come falsa sino a definirla una malata di mente.
È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2
Angelina Jolie in una scena del film.



Titolo originale Changeling
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2008 ed è stato distribuito nelle sale italiane a partire dal 14 novembre 2008.
Genere :drammatico
Regia :Clint Eastwood
Sceneggiatura :J. Michael Straczynski
Produttore:Clint Eastwood, Brian Grazer, Ron Howard, Robert Lorenz
Distribuzione (Italia) :Universal Pictures
Fotografia :Tom Stern
Montaggio:Joel Cox
Musiche :Clint Eastwood
Scenografia: James J. Murakami, Gary Fettis

                                                                       
Los Angeles, marzo 1928: un piacevole sabato mattina in un quartiere popolare alla periferia della città; una madre nubile, Christine Collins (Angelina Jolie), saluta il figlioletto Walter di nove anni e si incammina verso la società telefonica dove lavora come centralinista. Rientrata nella modesta abitazione dove vive con il figlio, appura la sua scomparsa. Le lunghe ed estenuanti ricerche di Walter, che sembra sparito senza aver lasciato traccia, non portano a nulla, finché, cinque mesi dopo, un bambino che afferma di essere Walter viene riconsegnato alla polizia che non vede l’ora di sfruttare l’ondata di popolarità che seguirà al ricongiungimento della madre col figlio. Stordita dalla confusione di poliziotti, reporter e fotografi e sopraffatta da un insieme di emozioni contrastanti, e soprattutto per assecondare i poliziotti responsabili del ritrovamento, Christine accetta di riprendersi il ragazzo pur sapendo che quel bambino non ha nulla a che fare con il suo Walter.
Nei vari tentativi per convincere la polizia a riprendere le ricerche del figlio, Christine si rende conto che, nella Los Angeles dell’era del Proibizionismo, le donne non sfidano il sistema e si limitano a raccontare la loro storia. E la polizia ha una soluzione semplice per liberarsi di chi racconta una storia scomoda: il manicomio. Tacciata di paranoia e infermità mentale, trova un alleato nel reverendo Gustav Briegleb (John Malkovich), attivista della comunità presbiteriana locale, che la aiuta a trovare risposte alla scomparsa del figlio.
Ma un fatto improvviso scuote tutti. Un investigatore per minori rintraccia un ragazzo in un ranch abbandonato, il quale gli confessa che insieme a suo zio ha ucciso venti bambini senza motivo, tra i quali figura Walter. Gustav fa liberare Christine, ma la notizia che suo figlio è stato ucciso la turba tremendamente. Christine intenta causa alla polizia, ed un famosissimo avvocato accetta di difenderla gratis, riuscendo a farla vincere. Così il capo della polizia e l'investigatore che hanno riportato il figlio sbagliato vengono sospesi per sempre e tutte le donne del manicomio messe precedentemente a tacere vengono liberate. Christine assiste anche al processo di Gordon Northcott, l'assassino di suo figlio, che però si proclama innocente. Il processo si conclude con la condanna a morte per impiccagione di Northcott. Due anni dopo, pochi giorni prima della sua esecuzione, Northcott invia un telegramma a Christine chiedendole di vederla, per confessarle l'omicidio di Walter. Al colloquio in carcere però, si rifiuta ancora una volta di ammettere l'omicidio del figlio di Christine.
Cinque anni più tardi viene ritrovato vivo David Clay, uno dei bambini catturati da Northcott e creduto morto. David racconta che lui ed altri tre bambini, tra i quali Walter, sono riusciti a fuggire dal ranch, ma si sono separati subito dopo la fuga, per cui non conosce la sorte degli altri piccoli fuggiti. Racconta inoltre di essere riuscito a scappare grazie al fatto che Walter lo ha aiutato in un momento di difficoltà durante la fuga. Il racconto di David infonde in Christine la speranza di trovare Walter ancora vivo e per questo lei continuerà a cercarlo per il resto della sua vita.
Los Angeles, marzo 1928: un piacevole sabato mattina in un quartiere popolare alla periferia della città; una madre nubile, Christine Collins (Angelina Jolie), saluta il figlioletto Walter di nove anni e si incammina verso la società telefonica dove lavora come centralinista. Rientrata nella modesta abitazione dove vive con il figlio, appura la sua scomparsa. Le lunghe ed estenuanti ricerche di Walter, che sembra sparito senza aver lasciato traccia, non portano a nulla, finché, cinque mesi dopo, un bambino che afferma di essere Walter viene riconsegnato alla polizia che non vede l’ora di sfruttare l’ondata di popolarità che seguirà al ricongiungimento della madre col figlio. Stordita dalla confusione di poliziotti, reporter e fotografi e sopraffatta da un insieme di emozioni contrastanti, e soprattutto per assecondare i poliziotti responsabili del ritrovamento, Christine accetta di riprendersi il ragazzo pur sapendo che quel bambino non ha nulla a che fare con il suo Walter.
Nei vari tentativi per convincere la polizia a riprendere le ricerche del figlio, Christine si rende conto che, nella Los Angeles dell’era del Proibizionismo, le donne non sfidano il sistema e si limitano a raccontare la loro storia. E la polizia ha una soluzione semplice per liberarsi di chi racconta una storia scomoda: il manicomio. Tacciata di paranoia e infermità mentale, trova un alleato nel reverendo Gustav Briegleb (John Malkovich), attivista della comunità presbiteriana locale, che la aiuta a trovare risposte alla scomparsa del figlio.
Ma un fatto improvviso scuote tutti. Un investigatore per minori rintraccia un ragazzo in un ranch abbandonato, il quale gli confessa che insieme a suo zio ha ucciso venti bambini senza motivo, tra i quali figura Walter. Gustav fa liberare Christine, ma la notizia che suo figlio è stato ucciso la turba tremendamente. Christine intenta causa alla polizia, ed un famosissimo avvocato accetta di difenderla gratis, riuscendo a farla vincere. Così il capo della polizia e l'investigatore che hanno riportato il figlio sbagliato vengono sospesi per sempre e tutte le donne del manicomio messe precedentemente a tacere vengono liberate. Christine assiste anche al processo di Gordon Northcott, l'assassino di suo figlio, che però si proclama innocente. Il processo si conclude con la condanna a morte per impiccagione di Northcott. Due anni dopo, pochi giorni prima della sua esecuzione, Northcott invia un telegramma a Christine chiedendole di vederla, per confessarle l'omicidio di Walter. Al colloquio in carcere però, si rifiuta ancora una volta di ammettere l'omicidio del figlio di Christine.
Cinque anni più tardi viene ritrovato vivo David Clay, uno dei bambini catturati da Northcott e creduto morto. David racconta che lui ed altri tre bambini, tra i quali Walter, sono riusciti a fuggire dal ranch, ma si sono separati subito dopo la fuga, per cui non conosce la sorte degli altri piccoli fuggiti. Racconta inoltre di essere riuscito a scappare grazie al fatto che Walter lo ha aiutato in un momento di difficoltà durante la fuga. Il racconto di David infonde in Christine la speranza di trovare Walter ancora vivo e per questo lei continuerà a cercarlo per il resto della sua vita.

2 commenti:

  1. questo film è davvero bello....inoltre mette in evidenza il fatto che la giustizia non esiste per tutti...( terry)

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  2. È un film abbastanza interessante e ci fa capire tematiche molto importanti!

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