domenica 13 marzo 2011

...LE ALI DELLA VITA...

Le mie braccia...
man mano diventavano
sempre più leggere:
...COME ALI...
Avessi potuto sarei volata via da questa vita
che odiavo
perchè non mi apparteneva.
Desideravo solo restare sola.
C'era sempre qualcuno che,però,
non rispettava la mia scelta
e non mi lasciava mai.
Mi imponeva di non nutrire il mio corpo
che, giorno dopo giorno,vedevo morire
come una foglia
staccata dal ramo.
Avevo freddo...tanto freddo.
Nonostante coprissi il mio corpo con coperte,
niente sarebbe stato in grado di raggiungere il gelo
che avevo dentro.
Vedevo il mio corpo che detestavo
che pian piano mi consumava
mentre la mia assenza con le ossa gridavo.
Avevo anche sete,
ma non una sete comune,
avevo sete di un amore
che temevo non arrivasse mai.
Lo specchio rifletteva quel che di me restava:
occhi vuoti,spenti da una dignità ferita.
Tra le scapole appuntite ,quel che rimaneva
era addestrare la mia anima a tacere .
...Poi qualcuno si è accorto di me.
Mi ha fatto capire che la vita va vissuta.
nei giorni di sole,di pioggia,di caldo e di freddo.
Cosi dalla polvere in cui ero caduta
mi sono rialzata
e ho guardato la vita negli occhi.
Lei era lì che mi attendeva ...
Mi ha perdonata
e così mi ha ripreso per mano.

Scritta da: ANITA POLIGNINO


Questa splendida poesia è stata scritta da una nostra compagna di classe che parteciperà ad un concorso e visto che tratta anche di un tema molto importante specie per le ragazze abbiamo voluto scriverla.

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